Si è riunita questa mattina presso la direzione generale pesca del Mipaaf la Commissione Consultiva Centrale per deliberare l’adozione del progetto di decreto legge sul fermo pesca 2011.
Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila Pesca, pur condividendo l’impostazione del decreto che introduce un periodo di fermo obbligatorio delle attività di pesca a tutela della risorsa marina, hanno fortemente criticato il fatto che il decreto si limiti ad individuare le risorse economiche da destinare alle imprese ma non quelle necessarie a garantire un’integrazione al reddito ai lavoratori dipendenti imbarcati per questo lungo periodo di inattività.
“Ci siamo astenuti, anziché esprimere il nostro voto contrario, sia perché riteniamo utile lo strumento del fermo, sia perché il direttore generale Saverio Abate ha garantito l’impegno del ministro Saverio Romano ad attivarsi presso il ministero del lavoro per ottenere il rifinanziamento della Cassa integrazione (Cigs) in deroga.
Nonostante l’impegno assunto dal ministro Romano, Fai, Flai e Uila Pesca mantengono lo stato di agitazione in attesa di una rapida convocazione del lavoro per risolvere il problema.