Le organizzazioni cooperative della pesca bocciano senza appello in quanto “inaccettabile” la proposta di riforma del settore varata ieri dalla Ue. La proposta “contiene diversi lati oscuri sia sul piano giuridico (decentramento) sia sulla effettiva praticabilità operativa (sbarco dei rigetti), presenta aspetti che rischiano di far implodere e snaturare la struttura della nostra pesca (concessione trasferibile) secondo un approccio con pochi fondamenti scientifici, con un’evidente ambizione di raggiungere un obiettivo politico sulla pelle dei pescatori” affermano in una nota unitaria Agci Agrital, Federcoopesca-Confcooperative e Legapesca (riunite nell’Alleanza delle cooperative italiale).
Le cooperative che operano nel settore chiedono quindi al Parlamento europeo e al governo italiano sostanziali modifiche per assicurare la sopravvivenza del settore “già minacciato, osservano, da numerosi fattori di crisi che troverebbero aggravi e non soluzioni nella attuazione della riforma proposta”. (FRN)