L’Eni nel primo semestre del 2011 “ha sofferto delle mancate produzioni in Libia che hanno impattato tutti i settori di attività”. Lo afferma l’ad Paolo Scaroni, secondo cui, tuttavia, “nonostante la crisi libica e i costi di approvvigionamento gas, che nel semestre non tengono conto dei benefici retroattivi delle rinegoziazioni in corso, Eni ha ottenuto solidi risultati sostenuti in particolare dal miglioramento della redditività E&P”.
Nel periodo, prosegue Scaroni, “abbiamo consolidato le nostre prospettive di crescita grazie al progresso sui progetti di sviluppo, agli importanti successi esplorativi e ai nuovi accordi in aree core e in nuove aree a elevato potenziale. I solidi risultati attesi per il 2011 e le prospettive di crescita e di redditività future ci consentono di confermare la nostra politica di dividendo e di proporre un acconto di 0,52 euro per azione”. (FRN)
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