Il sindacato dei pensionati della Cgil si dice contrario, riguardo alle misure proposte per raggiungere il pareggio di bilancio, a interventi sulla previdenza.
“È inaccettabile che siano ancora i pensionati a pagare il prezzo più alto della crisi”, ha sottolineato il segretario nazionale Spi Cgil, Ivan Pedretti, in una nota. “Sulla previdenza – ha aggiunto – sono state già effettuate tutte le riforme possibili, è impensabile toccare gli assegni di riversibilità, aumentare senza gradualità l’innalzamento dell’età pensionabile”.
Il sindacalista fa notare che “ogni persona che ci governa sia esso presidente della provincia, consigliere regionale o governatore regionale, oppure dirigente di un’azienda sanitaria piuttosto che dirigente di una società municipale e tanti altri che incontriamo quotidianamente sulla nostra strada, hanno stipendi almeno a dir poco 5-10 volte quello di una bella pensione di 1.000 euro figurarsi rispetto alla media delle pensioni italiane che sono di 560 euro”. (FRN)
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