“Il governo non ripensi ad aumentare l’Iva”. Questa l’indicazione, ma anche il timore, di Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio, che, in un’intervista al Corriere della Sera, i dice soddisfatto del mancato aumento dell’imposta tra le misure inserite nel nuovo testo della manovra uscite dal vertice di ieri ad Arcore.
Del resto lo slogan di Sangalli, che teme un ritorno di fiamma sull’aumento dell’Iva all’interno della delega fiscale, è “l’Iva non è un bancomat”. Secondo il presidente di Confcommercio è stata fatta “una buona scelta, che dovrà, però, essere confermata anche più avanti. Perché maggiore Iva significa incidere di più sui redditi medio-bassi, innescare tensioni inflazionistiche, contraddire l’esigenza di recupero dell’evasione dell’imposta. E, soprattutto, perché significa deprimere ulteriormente i consumi delle famiglie”. “L’aumento di un punto delle tre aliquote – aggiunge Sangalli – potrebbe determinare la contrazione del Pil di circa un punto, anche se l’operazione fosse accompagnata dalla riduzione di un punto delle aliquote Irpef”. Per Sangalli la manovra si può migliorare intervenendo sulla sanità e sulle dismissioni pubbliche, e contrastando evasione ed elusione.” (LF)
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