Oggi è sciopero generale e a proclamarlo è la Cgil contro la manovra del governo. Decine di migliaia di lavoratori da nord a sud hanno aderito alla manifestazione. In mezzo al mare di bandiere rosse della Cgil spuntano i simboli dei partiti che aderiscono alla manifestazione: Pd, Idv, Sel, Federazione della sinistra, Verdi. Trasporti a singhiozzo, dal trasporto pubblico locale, a quello aereo, ferroviario e marittimo.
Il segretario generale ha commentato la manovra, in queste ore presentata a Palazzo Madama, definendola “assolutamente ingiusta”. La Cgil chiede una manovra strutturale più equa, che “non scarica solo sul pubblico impiego e sul reddito fisso tutti i costi delle difficoltà finanziarie”. Chiediamo di togliere l’art. 8, ha detto Camusso, che è un danno al lavoro.
Questa manovra, dice ancora il segretario generale della Cgil, “non ha un’idea sul futuro del Paese e sulla crescita necessaria. È una manovra che il Paese non si merita. Chiediamo qual è la distribuzione dei carichi, perché per come è fatta non paga nulla chi non ha mai pagato e chi ha di più. Noi abbiamo proposto una contro-manovra che mantiene gli stessi saldi” e mira a “più crescita, più occupazione, più sviluppo”. Intanto il corteo principale a Roma prosegue verso il Colosseo dove sono attese le conclusioni del segretario generale.
Camusso ha anche risposto al leader della Cisl, Raffaele Bonanni, che ieri aveva definito la protesta della Cgil “demenziale”: «Mi sembra che il segretario generale della Cisl sia sull’orlo di una crisi di nervi». Lo sciopero, ha spiegato Camusso, “non è mai uno strumento irresponsabile. È lo strumento di difesa e di miglioramento delle condizioni dei lavoratori”. (FRN)