Oggi si chiude il periodo di fermo pesca, che ha interessato tutto il mare Adriatico per due mesi, ma i lavoratori del comparto non hanno ancora ricevuto risposte alla richiesta di Fai, Fai, Uilapesca di rifinanziamento della cassa integrazione guadagni straordinaria (cigs) in deroga che darebbe loro la certezza di poter godere di un ammortizzatore sociale per questo periodo di forzata astensione dal lavoro.
I sindacati riferiscono che nello scorso mese di luglio, quando vennero emanati i decreti di attuazione del fermo pesca, il ministro Romano aveva assicurato, dopo aver “trovato” 22 milioni di euro da destinare alle imprese di pesca, il rapido rifinanziamento della cigs in deroga per venire incontro alle aspettative dei lavoratori.
Ad oggi ciò non è ancora avvenuto e nessuna risposta è stata data alle ripetute sollecitazioni di Fai, Flai e Uilapesca. “Ora il tempo è scaduto, concludono i sindacati di categoria. In assenza di risposte saremo costretti ad intraprendere le adeguate iniziative a sostegno dei lavoratori”. (FRN)