Affinché si combatta con efficacia il fenomeno degli incidenti sul lavoro è necessario che “il datore, o il consiglio d’amministrazione nei casi di società, sia individuato sempre quale responsabile nei processi penali”. Lo ha detto il pm Raffaele Guariniello intervenendo a Torino al convegno sulla sicurezza negli ambienti di lavoro organizzato in occasione del quarto anniversario della tragedia della ThyssenKrupp.
“Il non sapere del datore di lavoro – ha aggiunto – è di per sé un fattore di colpa”. Secondo Guariniello, per ridurre drasticamente il numero degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali sono necessarie “tre condizioni irrinunciabili”. La prima è “una profonda diffusione della cultura della sicurezza tra i datori di lavoro, i sindacati, gli stessi lavoratori, chi fa i controlli e la magistratura”. La seconda è “la celebrazione dei processi e il fatto che questi siano celebrati con celerità, in modo che nessuno resti impunito”. La terza è, appunto, “l’individuazione dei responsabili della sicurezza nelle aziende sempre nel datore di lavoro, o nel consiglio d’amministrazione nel caso di società impersonali, anche quando vi siano nominati altri responsabili. Il datore di lavoro è, infatti, responsabile di tutte le scelte di politica aziendale, ivi comprese quelle che riguardano la sicurezza”.
Secondo Guariniello, “soltanto se saranno rispettate queste tre condizioni potrà effettuarsi un salto di qualità nella lotta contro le piaghe degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali”.
Durante il convegno è stata più volte evidenziata la necessità di costituire una Procura nazionale sulla sicurezza sul lavoro, proposta avanzata in passato dallo stesso Guariniello.(FRN)