Nel convegno “Rapporto 2011 sul mercato del lavoro nell’industria finanziaria” organizzato dall’Abi, il dott. Micheli, capo delegazione dell’associazione delle banche per le questioni sindacali, ha ribadito nuovamente le difficoltà del costo del lavoro nel settore. Lo rende noto il segretario generale della Uilca, Massimo Masi, che ricorda come l’ABI affermi che “un dipendente bancario costa mediamente 77.000 euro, circa 17.000 in più rispetto alla media europea”.
“Sorprende questo dato -sostiene Masi – forse gli elevatissimi compensi del top management delle banche italiane scombinano questo rapporto. E’ ora di porre dei limiti a questi stipendi soprattutto in un momento di crisi come questo”.
“I lavoratori bancari italiani – dice – costano molto meno alle banche e producono molto di più dei dati esposti. Apprezzo invece i dati sull’occupazione calata dell’1% rispetto allo scorso anno e la continua
diminuzione del precariato”.
“Per quanto riguarda il rinnovo del contratto nazionale voglio ricordare al dott. Micheli che la concertazione nel nostro settore ha sempre portato a grandi risultati. Noi siamo pronti a fare la nostra parte, ci rendiamo conto delle difficoltà del sistema bancario e del sistema Italia, ma per fare il contratto ci vuole equità fra le varie componenti del costo del lavoro, la riduzione delle retribuzioni dei manager e, non ultimo, un equilibrio tra occupazione e reinserimento nel mondo del lavoro, alla luce della nuova riforma previdenziale degli ultra cinquantenni. I lavoratori chiedono il riconoscimento dei propri sforzi”. E’ questo lo spirito con cui ci accingiamo giovedì alla ripresa delle trattative per il rinnovo del CCNl”. (LF)
Quotidiano online del lavoro e delle relazioni industriali
Direttore responsabile: Massimo Mascini
Vicedirettrice: Nunzia Penelope
Comitato dei Garanti: Mimmo Carrieri,
Innocenzo Cipolletta, Irene Tinagli, Tiziano Treu