Oggi è sciopero nazionale dei lavoratori del pubblico impiego. La mobilitazione è stata indetta unitariamente da Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa, per l’intera giornata. In tutta Italia ci saranno presidi e manifestazioni per chiedere “un cambio radicale della manovra nel segno dell’equità”. Giornata di possibili disagi anche negli ospedali per l’adesione di medici e infermieri: a rischio visite specialistiche, esami diagnostici e interventi chirurgici non urgenti, mentre saranno garantite le attività di Pronto soccorso, 118 e gli interventi urgenti.
A Roma – fanno sapere le sigle sindacali – in Piazza Montecitorio a partire dalle 9.30, si terrà un presidio nazionale.
Al centro della mobilitazione unitaria, la richiesta di modificare il testo durante l’iter parlamentare per ottenere: una riforma della previdenza che “non sia scaricata sulle spalle di lavoratori e pensionati”; misure che colpiscano “per la prima volta evasione e grandi patrimoni”; una riforma fiscale che alleggerisca la tassazione sui redditi da lavoro dipendente e da pensione; una riqualificazione della spesa pubblica che consenta di trovare le risorse per la crescita; il rinnovo dei contratti; l’eliminazione degli ulteriori tagli alle autonomie locali per difendere il welfare locale e la sanità; una ristrutturazione delle istituzioni centrali e locali che “eviti affrettate operazioni mediatiche e ragionieristiche, come nel caso delle province o degli enti previdenziali (vedi super-Inps), finalizzata a garantire la tenuta occupazionale e a migliorare i servizi. (FRN)