Il 16 e il 17 gennaio i lavoratori e le lavoratrici dell’igiene ambientale delle aziende private sciopereranno per 48 ore. La mobilitazione, indetta unitariamente da Fp Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti e Fiadel, si è resa necessaria di fronte all’indisponibilità a trattare della parte datoriale, Assoambiente-Confindustria, che ha mantenuto un atteggiamento di contrarietà al contratto unico del settore rifiuti e avanzato proposte irricevibili sul rinnovo contrattuale.
I sindacati lanciano l’allarme sulla “progressiva privatizzazione, i pesanti tagli subiti dal settore, la crescente insicurezza dei luoghi di lavoro – tristemente testimoniata da troppe morti – e l’ormai allarmante livello di infiltrazioni criminali nel settore” e chiedono “uno sforzo comune per costruire un sistema di regole che garantisca la legalità nella filiera della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti”.
Chiedono che si proceda subito con il rinnovo del contratto nazionale, scaduto da 13 mesi, e si raggiunga un contratto unico di settore come strumento utile a regolare la liberalizzazione dell’igiene ambientale; che si eviti la frantumazione del ciclo dei rifiuti, si contrasti la logica imprese che intendono scaricare sui salari i ritardati pagamenti delle amministrazioni locali. Infine ribadiscono la necessità di tutelare la sicurezza del lavoro e la qualità dei servizi offerti ai cittadini per un ciclo dei rifiuti ambientalmente sostenibile a tariffe possibili. (FRN)