Le segreterie nazionali Fabi, Fiba Cisl, Fisac Cgil, Uilca, Dircredito, Sinfub, Ugl Credito esprimono apprezzamento per l’ispirazione e il contenuto della lettera inviata dal Presidente dell’Abi, Giuseppe Mussari, alle figure apicali, ai top manager e ai dirigenti del sistema bancario italiano, in particolare per l’invito a non procedere ad aumenti delle loro retribuzioni complessive per il prossimo triennio, in una fase crisi e di emergenza occupazionale, e a contribuire, personalmente, al Fondo di solidarietà per le assunzioni di giovani del quale auspica la costituzione.
L’iniziativa del Presidente dell’Abi, a giudizio dei sindacati, “va ben oltre le, pur rilevanti e condivisibili, elaborazioni e proposte del Financial Stability Board e della Banca D’Italia in materia di remunerazione dell’Alta Dirigenza bancaria”.
Per le organizzazioni sindacali si tratta di “un atto politico di profonda e nitida discontinuità che si appella alla personale responsabilità etica di ognuno e che auspichiamo contribuisca a consegnare, definitivamente, al passato la stagione della crescita esponenziale dei differenziali retributivi tra Top Management e restante personale, poiché bisogna costatare che nella crisi più pesante del dopoguerra le diseguaglianze sono cresciute”.
“Per questo – si legge nel comunicato unitario – l’invito rappresenta un fatto, straordinario nella sua novità, all’assunzione di responsabilità solidale, in prima persona, da parte dell’alta dirigenza bancaria nei confronti dell’universo delle giovani generazioni che subiscono l’accanimento della crisi nelle forme drammatiche della privazione del diritto ad un futuro dignitoso”. Ora i sindacati si augurano che l’Alta Dirigenza bancaria saprà rispondere all’invito del Presidente dell’Abi, offrendo pieno sostegno al Fondo di solidarietà per le assunzioni di giovani che le parti sociali intendono realizzare.