Serve una “risposta definitiva su quali siano le reali determinazioni dei vertici Rai rispetto agli impianti con cui il servizio pubblico può trasmettere la sua programmazione”. Lo afferma il coordinamento unitario dei lavoratori di Rai Way in una lettera aperta al Sole 24 Ore, dopo la pubblicazione di un articolo sul ritorno d’attualità dello scorporo delle torri di trasmissione. I lavoratori, secondo quanto riporta un comunicato della Slc Cgil, hanno inoltre chiesto al quotidiano “uno spazio in cui poter esprimere il proprio punto di vista sulla questione della vendita delle torri trasmissive”. I lavoratori sottolineano inoltre di sapere che “si é svolto in Rai, il 18 gennaio 2012, alla presenza del direttore generale e segreterie nazionali Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Ugl Telecomunicazioni, Snater e Libersind-ConFsal un incontro in cui il direttore ha affermato che Rai Way é patrimonio strategico della Rai spingendosi a chiedere ai sindacati una pressione comune ai ministeri competenti, affinché si esprimano negativamente sulla vendita delle torri”. Infine, come riporta la Uilcom in un’altra nota il coordinamento unitario nazionale di Rai Way ha deliberato di inviare al direttore generale della Rai una lettera in cui si chiedono spiegazioni in merito alle sue “contraddittorie dichiarazioni”.
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