“Dopo aver avviato una solida governance europea sulla disciplina dei bilanci, ora l’Europa sta finalmente mettendo la barra verso un ritorno all’economia reale e alle piccole e medie imprese che sono alla base di qualsiasi strategia per la crescita e l’occupazione”. Così il vicepresidente della Commissione europea, Antonio Tajani, ha accolto le decisioni prese ieri dal vertice Ue.
“Le conclusioni del Consiglio – ha detto – pongono al centro dell’agenda la necessità di rilanciare crescita e competitività attraverso mercato interno, occupazione giovanile e Pmi e sono in linea con le priorità della Commissione, in particolare, con l’azione da tempo intrapresa nel contesto della nuova politica per le imprese e per l’industria europea”. “Bisogna fare ogni sforzo – ha aggiunto – per accelerare l’attuazione, a tutti i livelli, dei principi dello Small Business Act, puntando su un maggiore accesso al credito, lotta alla burocrazia e internazionalizzazione”.
“La politica – ha osservato ancora Tajani – deve fare scelte precise, concentrando le risorse per promuovere una leadership europea nella terza rivoluzione industriale, creando nuovo lavoro per i giovani attraverso efficienza energetica, spazio, tecnologie e infrastrutture strategiche, quali Galileo o le reti intelligenti. Cosi com’è essenziale utilizzare le risorse per il rafforzamento degli strumenti per l’accesso al credito alle Pmi. “Bisogna lavorare ulteriormente – ha concluso – affinché le Pmi beneficino maggiormente del potenziale del mercato interno che ha ancora troppi ostacoli e vincoli burocratici; così come vanno sostenuti gli sforzi delle imprese per andare sui mercati emergenti, anche attraverso una politica commerciale meno ingenua che garantisca un’effettiva parità di regole del gioco”.
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