“I dati del bilancio Inps 2010 non sono una sorpresa, visto che si è trattato di un anno record per l’utilizzo degli ammortizzatori sociali”. In una nota il Segretario generale aggiunto della Cisl commenta i dati sul bilancio dell’Inps riguardanti gli ammortizzatori sociali. “La sorpresa per qualcuno sarà scoprire che non è la cassa integrazione a creare problemi di bilancio all’Inps – sottolinea – in quanto la gestione della cassa ordinaria è in attivo da sempre, e continua ad esserlo in fase di crisi, e quella della cassa integrazione straordinaria è stata per anni in attivo e nel 2010 mostra per la prima volta un saldo negativo, peraltro non eccessivo in considerazione della fase che stiamo attraversando, e in buona parte compensato dall’attivo della cassa ordinaria. Inoltre, ci risulta che il saldo negativo della cigs includa anche la cassa in deroga che, come è noto, non è su base contributiva”.
“A preoccupare è invece lo sbilancio negativo dell’indennità di disoccupazione, dovuto soprattutto al sovrautilizzo in questa fase di crisi – precisa Santini – di fronte a questi dati confermiamo le posizioni già rilasciate all’incontro di ieri con il Governo. Pur valutando positivamente la decisione di mantenere tutti gli attuali strumenti di sostegno al reddito fino al superamento dell’emergenza, abbiamo espresso riserve sulle proposte di riordino in prospettiva degli ammortizzatori”. Per la Cisl “va mantenuta la cassa integrazione che svolge una funzione preziosa, quella ordinaria per gli eventi congiunturali e quella straordinaria per le crisi strutturali, e non pesa sul bilancio dello Stato”.
“Più in generale – conclude Santini – va chiarito il quadro delle risorse disponibili per i necessari interventi riformatori degli ammortizzatori sociali nel loro complesso, che dovranno prevedere la contribuzione di tutte le aziende, con una specificità per le piccole imprese del terziario e dell’artigianato per non avere un effetto controproducente sul costo del lavoro. Questo anche in prospettiva del rafforzamento dell’indennità di disoccupazione che comunque, trattandosi di un intervento molto oneroso, come visto, rende indispensabile mantenere l’indennità di mobilità. Su queste materie ci attendiamo una proposta responsabile anche dalle associazioni dei datori di lavoro”. (LF)
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