Dopo le polemiche delle ultime ore il direttore generale della Rai, Lorenza Lei, ha reso noto che è disposto a rivedere la clausola di maternità contenuta nei contratti e che prevede anche il licenziamento per le donne incinte. Viale Mazzini, è stato comunicato in una nota, non ha alcuna difficoltà a togliere la contestata clausola sulla maternità dai contratti, per una diversa formulazione che non urti la suscettibilità fatta salva la normativa vigente che non è nella disponibilità della Rai poter cambiare”.
La decisione arriva dopo la denuncia del coordinamento Errori di Stampa. In una lunga nota l’azienda di Viale Mazzini è tornata sulla vicenda della tutela della maternità nei contratti dei consulenti esperti dei programmi delle reti Rai, vicenda sulla quale, si legge nel comunicato, “nonostante i chiarimenti già forniti nella giornata di ieri, la confusione regna sovrana, al punto da far dubitare che tutti coloro che ne parlano o ne scrivono siano animati da assoluta buona fede”. La clausola maternità, dunque, cambierà “per evitare strumentalizzazioni”, ha annunciato la Lei, precisando al contempo che comunque che non c’è stata nessuna discriminazione”.
Cgil, Cisl e Uil, hanno criticato duramente l’azienda televisiva pubblica e ieri sera hanno chiesto il ritiro della clausola.
Comunicato stampa su clausola maternità nei contratti
Lo annuncia il direttore generale della Rai, Lorenza Lei, in una nota