E’ stato raggiunto l’accordo all’Eurogruppo sui nuovi aiuti alla Grecia. La riunione di Bruxelles fra i ministri europei delle Finanze, l’Fmi e la Bce durata oltre 14 ore ha dunque sbloccato i 130 miliardi di aiuti promessi ad Atene. A frenare la trattativa la difficoltà di accordo con i privati detentori del debito greco che dovranno accettare una ulteriore riduzione del valore nominale dei titoli in loro possesso.
Meno problemi per gli altri due punti necessari per l’accordo: la presenza stabile di osservatori della troika ad Atene (un punto definito inderogabile da tutti i ministri partecipanti alla riunione) per controllare che il piano di risanamento del Paese venga portato avanti secondo gli accordi, la creazione di un conto bloccato dove i greci verseranno da ora in poi gli interessi sul loro debito e l’inserimento nella Costituzione di una norma sulla priorità dei pagamenti delle scadenze del debito.
L’obiettivo è che la Grecia arrivi nel 2020 a un rapporto debito-Pil del 120,5%. Gli Stati dell’Eurozona parteciperanno al salvataggio abbassando gli interessi sui prestiti concessi ad Atene. Anche la Bce farà la sua parte secondo un meccanismo complicato che consente alla Banca centrale di superare l’ostacolo delle normative che le vietano l’intervento in aiuto degli Stati. L’istituto di Francoforte distribuirà alle banche centrali nazionali i profitti sui bond greci nel suo portafoglio, a loro volta le banche centrali li verseranno agli Stati dell’Eurozona che hanno acconsentito a versarli alla Grecia, mentre l’Fmi deciderà a marzo la sua partecipazione (che i Paesi dell’Eurozona si aspettano sia “significativo”) al piano di aiuti. E sempre a marzo si giocherà la partita importante sui fondi salvastati e sulle loro dotazioni.
“Un accordo molto buono” ha detto il presidente della Bce Mario Draghi. L’ex governatore ha poi aggiunto: “‘E’ molto importante che le principali forze politiche in Grecia riconoscano questo programma e che supportino gli impegni che sono stati presi dal primo ministro e dal ministro delle Finanze stasera”. “E’ un bel risultato per la Grecia, per l’Eurozona e per i mercati, speriamo”, è invece il commento a caldo del presidente del Consiglio Mario Monti. “E’ stato un lungo lavoro – ha aggiunto – l’Europa è anche in grado di funzionare”. Il premier greco Lucas Papademos si è detto “molto soddisfatto” del piano di aiuti da 237 miliardi concesso dai partner europei e dai creditori privati, al termine di 14 ore di negoziato a Bruxelles.