La Coldiretti protesta perché al tavolo tra governo e forze sociali sulla riforma del mercato del lavoro manca il settore agricolo. “Abbiamo difficoltà – ha detto il presidente dell’associazione Sergio Marini – a sentirci impegnati sulle scelte che saranno prese a un tavolo della concertazione dal quale siamo stati esclusi”.
“Comunque – prosegue – mentre al tavolo si discute su come licenziare con la riforma dell’art. 18 sarebbe ora che venisse pubblicato al più presto il decreto flussi per il lavoro stagionale degli extracomunitari, in ritardo di 4 mesi, che consentirebbe l’assunzione da parte delle nostre imprese di 35mila lavoratori necessari per non mandare alla malora le produzioni agricole che con la primavera si iniziano a raccogliere”. “Siamo di fronte – dice Coldiretti – a una ulteriore disattenzione nei confronti di un settore come quello agroalimentare, una delle poche leve competitive di cui il Paese dispone per ricominciare a crescere”. (LF)