“I dati Istat confermano la difficoltà che sta vivendo l’industria italiana e soprattutto la progressiva riduzione della committenza pubblica, bloccata dalle politiche di risanamento dei bilanci”.
Così il segretario confederale dell’Ugl, Paolo Varesi, commenta i dati diffusi oggi dall’Istat su fatturato e ordinativi, spiegando che “un calo della produzione del 4,4 per cento su base annua si ripercuote sull’occupazione e sulla tenuta sociale di molti territori la cui economia è spesso focalizzata su settori molto specifici, e che non offrono perciò alternative occupazionali in caso di crisi di domanda”.
“Sintomatico – continua il sindacalista – l’andamento negativo delle industrie tessili, da sempre fiore all’occhiello del nostro made in Italy, e della produzione di autoveicoli, che segna una caduta del 24,3 per cento su base annua. La progressiva difficoltà dei mercati nazionali, che hanno a disposizione risorse sempre più scarse, e la forte incertezza sul futuro induce infatti, anche chi potrebbe, a rinunciare all’acquisto”.
“Occorre adottare il prima possibile serie politiche industriali che incentivino la produzione, contrastino le delocalizzazioni e – conclude Varesi – alleggeriscano il peso fiscale”.