“La scelta del governo di non procedere alla detassazione al 10% del salario variabile di produttività sta comportando un danno, anche per i lavoratori del settore agroalimentare, che varia tra 100 e 180 euro al mese”. È quanto ha dichiarato il segretario generale della Uila Stefano Mantegazza, parlando al direttivo della Uila di Roma e commentando le tabelle che il centro studi della Uila ha pubblicato in queste ore.
“È inaccettabile che il governo continui a fare orecchie da mercante rispetto a un impegno già assunto” ha proseguito Mantegazza “e a fronte di un disegno di legge che ha già stanziato le somme necessarie e di un incremento dell’Irpef, dovuto alle addizionali regionali e comunali, che scatta sulle buste paga di questo mese”. “I lavoratori, chiamati a sacrifici economici rilevanti, hanno il diritto a vedersi accordata la detassazione. Invitiamo, quindi, con forza il presidente del consiglio” ha concluso Mantegazza “a sottoscrivere quanto prima il decreto per sbloccare le risorse, in modo da consentire alle imprese di detassare quelle parti di salario legate all’incremento di produttività (premi di rendimento, maggiorazioni di turno, lavoro supplementare)”.