Il disegno di legge sulla riforma del mercato del lavoro presentato al Senato dal governo, nel definire il campo di applicazione del lavoro accessorio (art. 11), lo estende a tutti i lavoratori agricoli e a tutte le imprese. Con questa norma, – sottolineano le organizzazioni sindacali del settore – salterebbero i “paletti”, definiti con il precedente governo, che coinvolgevano solo alcune categorie di prestatori d’opera (pensionati, studenti) e determinate attività lavorative, considerate come occasionali.
Si tratta di una “scelta tragica”, dicono i sindacati, per un settore in cui il 90% della manodopera è occupata a tempo determinato e per la quale i 5.000 euro di importo massimo del lavoro accessorio corrispondono a 120 giorni di lavoro. Con questa norma il governo condanna un milione di persone alla più totale precarietà e alla impossibilità di ottenere, al termine della vita lavorativa, una pensione anche minima.
Per cambiare questo articolo del disegno di legge Fai, Flai e Uila hanno deciso la mobilitazione della categoria e un primo pacchetto di 8 ore di sciopero che si svolgeranno in tutta Italia il 27 aprile prossimo.
Fai, Flai e Uila hanno altresì chiesto una immediata audizione con la commissione lavoro del Senato, con i relatori del disegno di legge e con tutti i gruppi parlamentari.