“Sull’andamento dell’inflazione a marzo, come era già era emerso dalle stime preliminari, ha inciso il deciso e progressivo aumento dei prezzi dei beni energetici, che pesano per il 9% sul paniere, unitamente agli effetti degli incrementi delle diverse forme di imposizione gravante sui consumi”. Questo il commento dell’Ufficio Studi di Confcommercio ai dati definitivi sull’inflazione in marzo diffusi oggi dall’Istat.
“Il rialzo dei carburanti e dei tabacchi – si legge – continua, inoltre, a determinare un incremento dei prezzi dei beni acquistati con maggiore frequenza dalle famiglie sia su base mensile che annuale”. “Queste dinamiche dei prezzi – conclude la Confcommercio – non hanno quindi, nulla a che vedere con la distribuzione commerciale perchè si formano al di fuori del sistema produttivo”. (LF)
Quotidiano online del lavoro e delle relazioni industriali
Direttore responsabile: Massimo Mascini
Vicedirettrice: Nunzia Penelope
Comitato dei Garanti: Mimmo Carrieri,
Innocenzo Cipolletta, Irene Tinagli, Tiziano Treu