“Leggo dichiarazioni di dirigenti sindacali a una mia intervista e confesso d’aver provato un certo stupore. Immagino che le dichiarazioni siano intervenute prima della completa lettura dell’intervista in cui ho semplicemente ricordato che gli statali possono essere licenziati già ora. Questa è la situazione attuale, che i sindacalisti della Funzione pubblica conoscono fin troppo bene”. Lo afferma il ministro della Funzione Pubblica, Filippo Patroni Griffi, all’indomani della polemica scatenata da una sua intervista all’Avvenire.
“Non ho annunciato – ha aggiunto – alcun provvedimento in arrivo anche perché, come ben sanno i rappresentanti dei lavoratori, è in corso un tavolo sul pubblico impiego”. “E qui veniamo alla ragione del doppio stupore – prosegue – Perché ho letto che per lunedì prossimo è stato convocato dalla Cgil un presidio, proprio nei pressi di palazzo Vidoni, per manifestare sui temi di cui si discute anche con loro al tavolo che si riunisce dentro palazzo Vidoni. Mi sembra che si protesti per qualcosa che ancora non si è deciso e, in altri termini, il sindacato manifesti mentre lo stesso sindacato discute col ministro e con le autonomie locali”. Il ministro rivolge quindi “un invito. Capisco il momento attuale e le tensioni che tutti noi viviamo. L’importante è non crearne altre perché si sta discutendo del lavoro e della vita di tante famiglie”. (LF)