Nel primo trimestre del 2012 il Pil è diminuito, rispetto al primo trimestre 2011, dell’1,4%. Lo comunica l’Istat rivedendo al ribasso la stima preliminare (diffusa a metà maggio) dove si indicava un calo tendenziale dell’1,3%. A livello congiunturale, invece, il calo rispetto al trimestre precedente è dello 0,8%, il peggiore risultato da tre anni, ovvero dal primo trimestre 2009, quando per l’economia italiana si era registrato un calo del 3,5%, sempre rispetto al trimestre precedente.
Ad incidere pesantemente sull’andamento negativo dell’economia è soprattutto la spesa delle famiglie italiane che, sempre nel primo trimestre, è diminuita del 2,4% rispetto al primo trimestre del 2011 e dell’1% rispetto al trimestre precedente.
In ogni caso tutte le componenti della domanda interna, eccetto la spesa della P.a., sono “risultate in diminuzione, in un contesto di marcata contrazione delle importazioni e di lieve calo delle esportazioni”. Particolarmente debole la domanda interna che, al netto delle scorte, ha sottratto 1,2 punti percentuali alla crescita del Pil (-0,6 i consumi delle famiglie, -0,7 gli investimenti fissi lordi, mentre la spesa della P.a. ha contribuito positivamente per 0,1 punti percentuali).
Anche la variazione delle scorte ha contribuito negativamente alla crescita del Pil (-0,5 punti percentuali), mentre le esportazioni hanno offerto un contributo positivo per 0,9 punti percentuali. L’andamento dell’offerta mostra variazioni congiunturali negative per il valore aggiunto dell’industria (-2,0%) e dei servizi (-0,6%), mentre quello dell’agricoltura è aumentato del 4,9%.
Gli investimenti sono la componente dell’economia italiana che ha registrato la maggiore contrazione. Nel primo trimestre del 2012 – comunica l’Istat – si evidenzia in termini congiunturali un calo del 3,6%, con diminuzioni del 12,5% per gli investimenti in mezzi di trasporto, del 3,3% per le costruzioni e del 2,0% per macchine, attrezzature e altri prodotti. In un anno, cioè rispetto al primo trimestre del 2011, la contrazione degli investimenti fissi lordi è stata del 7,6%, con un picco del -15,7% degli investimenti in mezzi di trasporto
Impietoso anche il raffronto con gli altri Paesi: mentre in Italia si registra il calo congiunturale dello 0,8%, il pil nel primo trimestre 2012 è aumentato dell’1% in Giappone, dello 0,5% negli Stati Uniti e in Germania, è rimasto invariato in Francia ed è calato dello 0,3% nel Regno Unito.
In termini tendenziali il Pil, che in Italia è calato dello 1,4%, ha registrato invece un incremento del 2,6% in Giappone, del 2% negli Stati Uniti, dell’1,2% in Germania, dello 0,3% in Francia, mentre è diminuito dello 0,1% nel Regno Unito. Nel complesso, il Pil dei paesi dell’area euro è rimasto stazionario rispetto al trimestre precedente ed è diminuito dello 0,1% rispetto allo stesso trimestre del 2011.