La Uilcem-Uil, insieme a Filctem-Cgil e Femca-Cisl, ha inviato al sottosegretario allo Sviluppo economico Claudio De Vincenti una richiesta di incontro urgente nell’approssimarsi della stagione dei rinnovi contrattuali e all’interno di un più generale confronto sul sistema di distribuzione dei servizi acqua e gas.
“La più recente legislazione – dicono i sindacati – relativa al contenimento della spesa pubblica contiene una serie di norme di contenimento del costo del lavoro del personale che coinvolgono anche le società che gestiscono servizi pubblici locali di proprietà pubblica, fatte salve le sole società quotate sui mercati regolamentati e le loro controllate”.
“Con un primo blocco di norme – proseguono – sono state regolamentatele modalità di reclutamento del personale, ma le disposizioni più difficili da interpretare riguardano l’aspetto sostanziale delle politiche aziendali in materia di assunzioni e di dinamica retributiva”.
“Alcune letture rigide – aggiungono – delle disposizioni vigenti, tra l’altro, estendono alle società in house-o meglio le società a partecipazione pubblica totale o di controllo che gestiscono i servizi pubblici di affidamento diretto senza gara- persino le regole relative al contenimento dei trattamenti economici dei dipendenti degli enti locali e il blocco della contrattazione collettiva”.
“Ne potrebbe derivare – concludono – una violazione del principio costituzionale di libertà sindacale che tutela anche la libertà della contrattazione collettiva, inoltre tali opzioni rischiano di mettere in crisi i sistemi di relazioni industriali faticosamente costruiti, a partire dai contratti di categoria”. (LF)
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