La Segreteria Nazionale Filcams Cgil esprimere solidarietà ai braccianti migranti di Castelnuovo Scrivia e conferma il totale e pieno appoggio all’azione di lotta e resistenza che la Cgil e Filcams locale hanno intrapreso a difesa dei diritti di questi lavoratori. Il sindacato sottolinea la gravità di fatti accaduti nell’azienda dell’imprenditore Bruno Lazzari.
“Non è certo degno di un paese civile quanto sta accadendo” afferma la Filcams “di fronte a un imprenditore che sfrutta ai limiti della schiavitù i braccianti, tutti migranti in gran parte di origine marocchina, sottoposti a condizioni lavorative indegne, costretti a lavorare anche 15 ore nei campi per retribuzioni misere di un euro all’ora, le denunce sono scattate nei confronti dei lavoratori e dei sindacalisti in protesta che picchettavano di fronte all’azienda”.
Infatti, dopo la revoca della sospensione imposta dall’Ispettorato del Lavoro, aggirata con un escamotage, i migranti e sindacalisti, appresa la notizia del via libera dell’Ispettorato, hanno organizzato un blocco stradale attorno all’azienda, per impedire ad un camion di accedervi. Questo, ha comportato la denuncia da parte dei carabinieri alla Procura di Tortona per violenza privata ed arbitraria invasione ed occupazione di 28 immigrati e sette italiani, tutti sindacalisti.
“Incredibile – sostiene il sindacati – come in una situazione di sfruttamento, che rievoca i ben noti fatti di Rosarno, siano le parti deboli quelle a rischiare la denuncia se osano ribellarsi a una situazione indecente”. “Ci auguriamo – conclude la nota – che il ministro Riccardi, e il governo tutto, diano un segnale chiaro che impedisca la sensazione di impunità nei confronti di un’imprenditoria ormai priva di ogni minimo senso di responsabilità sociale, non all’altezza di quel rilancio produttivo del Paese per il quale ci vengono richiesti quotidianamente sacrifici.” (LF)