Giudizio positivo della Fisac-Cgil sul presidente dell’Abi, Giuseppe Mussari, che riconosce il valore strategico della concertazione, al contrario del premier Mario Monti. “Una relazione, quella del presidente Mussari – afferma il segretario generale della Fisac, Agostino Megale – attenta ai problemi del Paese e consapevole che la situazione delle banche è specchio della crisi più generale. Ed è stato molto importante e coraggioso il riconoscimento del ruolo e del valore della concertazione con il sindacato e delle relazioni industriali”.
“Ed è per questo che risulta inaccettabile – aggiunge Megale in una nota – che il presidente del Consiglio indichi invece come uno dei mali del Paese proprio la concertazione”.
“Ora – sottolinea Megale – dopo il riconoscimento del ruolo del sindacato e di corrette relazioni industriali, bisogna avere consapevolezza che in uno scenario così difficile e complicato come quello delle banche, che da sole rappresentano oltre il 50% del volano dell’economia e degli investimenti e danno valore strategico per il Paese stesso, è arrivato il tempo in cui il valore aggiunto delle relazioni industriali si dimostri anche su un terreno più avanzato delle forme di governance e di partecipazione del sindacato e dei lavoratori”.
“In ogni caso – aggiunge il segretario della Fisac-Cgil – alle belle e importanti parole del presidente Mussari sul ruolo del sindacato e sul valore dell’ultimo contratto nazionale che nella crisi ha messo al centro l’occupazione, la difesa dell’area contrattuale del settore, il rilancio della contrattazione di secondo livello, ora devono devono seguire fatti concreti, a partire dai comportamenti nei grandi gruppi bancari e alla costruzione di un vero e proprio patto con l’Abi, che rilanciando il contratto confermi la priorità dell’occupazione e della difesa dell’area contrattuale”. (LF)
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