“Gli italiani poveri che hanno chiesto un pacco alimentare o un pasto ai canali no profit che distribuiscono le eccedenze alimentari sono saliti nel 2011 a 3,3 milioni, rispetto ai 2,7 milioni del 2010, secondo l’Agea”. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare il rapporto Istat sulla povertà in Italia secondo il quale l’’11,1 per cento delle famiglie in Italia nel 2011 è relativamente povero, per un totale di circa 8,1 milioni di persone. “La spesa alimentare è – sottolinea l’associazione – il problema principale che devono quotidianamente affrontare le famiglie povere”. “La stragrande maggioranza dei poveri (circa il 69 per cento) ha infatti modificato – precisa – quantità e/o qualità dei prodotti acquistati con un nucleo familiare su cinque (20 per cento) tra quelli con i livelli più bassi di spesa che si rivolge agli acquisti low cost nei discount. Alla tendenza da parte di un crescente segmento della popolazione ad acquistare prodotti alimentari a basso prezzo nei discount, però può corrispondere anche una bassa qualità, con il rischio che il risparmio sia solo apparente”. “Risparmiare oltre un certo limite sul cibo può, infatti, significare – conclude la Coldiretti – nutrirsi di alimenti che possono avere contenuto scadente con effetti negativi sul piano nutrizionale, sulla salute e sul benessere delle persone”. (LF)
Quotidiano online del lavoro e delle relazioni industriali
Direttore responsabile: Massimo Mascini
Vicedirettrice: Nunzia Penelope
Comitato dei Garanti: Mimmo Carrieri,
Innocenzo Cipolletta, Irene Tinagli, Tiziano Treu