“Occorre assolutamente salvaguardare tutto quello che c’è di positivo nello spending review. A tal proposito: l’articolo 4 porterebbe a un’apertura del servizi del settore culturale ai soggetti privati. Depubblicizzare la gestione di questi servizi determinerebbe certamente maggiore efficienza, contenimento dei costi e creazione di nuova occupazione. È sempre più necessario operare attraverso politiche di liberalizzazioni con un criterio di sussidiarietà per ridurre le spese dello Stato e per rendere più efficiente la gestione del patrimonio pubblico. Laddove pubblico non significa unicamente statale o comunale. È pubblico tutto ciò a cui hanno accesso i cittadini nella gestione dei servizi con finalità pubblica”. È quanto dichiarano Lanfranco Massari, presidente di FederCultura Turismo Sport Confcooperative, Ferdinando Palanti, presidente Legacoop Servizi e Carlo Scarzanella, presidente Agci Culturalia in merito agli emendamenti che, in questi minuti, sono al vaglio della commissione Bilancio del Senato. (LF)
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