I lavoratori dell’Ilva di Taranto, dopo il sequestro senza facoltà d’uso dell’area a caldo del siderurgico, annunciano sciopero e presidi ad oltranza. Lo spiega al telefono il segretario della Fiom di Taranto, Donato Stefanelli, sottolineando che “le mobilitazioni vanno avanti da tre giorni, lo sciopero e i presidi continueranno a oltranza, fino a quando non avremo la certezza che sono state create le condizioni per il riesame dell’ordinanza del magistrato”.
“E – assicura il sindacalista – questo senza nessuna polemica con la magistratura. In questo momento bisogna dialogare con tutti, i due soggetti principali protagonisti, azienda e magistratura devono confrontarsi, e arrivare a rimuovere le condizioni che hanno portato a questo provvedimento così drastico”.