Il presidente dell’Ilva, Bruno Ferrante, è stato reintegrato tra i custodi giudiziali ai quali sono state affidate le aree della fabbrica sotto sequestro. La decisione del reintegro è stata presa dal Tribunale del riesame, dopo che il gip Patrizia Todisco con due ordinanze del 10 e 11 agosto ne aveva, invece, prima ridimensionato i compiti e poi definitivamente escluso dal ruolo di custode per “conflitto di interesse”. Positiva la valutazione dei sindacati sul ritorno di Ferrante tra i custodi.
Intanto i custodi, nel corso di un incontro con i sindacati, hanno confermato che “spegnere gli impianti è solo l’estrema ratio”.