“Occorre resistere fino a metà del 2013 per superare la crisi che investe il settore dell’auto ed essere pronti con la capacità produttiva dei siti e i nuovi modelli da produrre. Fino a quel tempo Fiat può utilizzare contratti di solidarietà e cassa integrazione per far fronte alla congiuntura negativa”.
Lo ha detto Rocco Palombella, segretario generale della Uilm, aggiungendo che “è importante che il gruppo guidato da Marchionne non abbia dichiarato esuberi, perché ciò permette al sindacato di vincolare la Fiat agli impegni presi”. Secondo il sindacalista, la casa automobilistica “deve continuare a puntare sul mercato nazionale ed europeo, continuare la produzione automobilistica in Italia attraverso gli stabilimenti di Mirafiori, Pomigliano, Piedimonte San Germano e Melfi”. (FRN)