“Prendo la più assoluta distanza dalle parole del segretario nazionale della Fiom Cigl Donato Stefanelli che accusa l’azienda di voler istigare alla rivolta contro la magistratura”. È il primo commento di Bruno Ferrante, presidente dell’Ilva di Taranto.
“Sono accuse irricevibili e infondate – continua – e sono francamente sorpreso per un utilizzo di parole così gravi, data la delicatezza della situazione che stiamo vivendo. Abbiamo sempre avuto il massimo rispetto dell’autorità giudiziaria e delle sue decisioni. Non appartiene al mio stile e alla mia educazione pensare di difendermi al di fuori delle sedi previste dall’ordinamento”.
“Ricordiamo – conclude – che i 400 milioni di euro stanziati per gli interventi immediati rappresentano un investimento ingente, a carico totalmente dell’azienda, senza alcun contributo pubblico e, soprattutto, crediamo sia in grado di garantire l’equilibrio tra tutela dell’ambiente, della salute e dei livelli occupazionali”. (LF)
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