Il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, si dice “molto preoccupato e per nulla ottimista” per la decisione della magistratura di far spegnere gli impianti dell’Ilva entro l’11 ottobre, perché se si interrompe la produzione “l’azienda è finita”. L’unica soluzione possibile, secondo il segretario, è quella di far rispettare le regole come succede negli altri paesi europei.
“Sono molto preoccupato e per nulla ottimista – ha detto Angeletti a margine dell’inaugurazione di un nuovo stabilimento della Barilla a Rubbiano – bisognerebbe diventare normali” per risollevare la situazione in cui versa l’azienda del settore dell’acciaio, ovvero “stabilire le stesse regole sulle emissioni che vi sono in Europa, in particolare in Germania, Francia e Olanda”. “Ovviamente – ha aggiunto – non si dovrebbe chiudere la produzione perché nel giorno in cui si chiude l’azienda è finita. Sanno benissimo quali sono le regole”, le devono applicare.