“Italcementi prende atto del provvedimento riguardante l’impianto produttivo di Colleferro”.
Così l’azienda commenta il sequestro allo stabilimento di Colleferro eseguito stamane dai carabinieri del Noe su disposizione del gip di Velletri.
“Il provvedimento – rileva Italcementi – riguarda l`adeguamento geometrico di alcuni punti di emissione alle normative europee.
Adeguamento che è già in corso di realizzazione da alcune settimane e per gran parte dei punti in questione, già completato. Si tratta in ogni caso di punti di emissione che non riguardano il principale processo di combustione, ma alcune fasi secondarie dell’attività produttiva”. Il sequestro è stato disposto per violazione delle norme che regolano le emissioni nocive. Il direttore dello stabilimento Alfredo Vitale risulta indagato. Il sequestro, ha poi puntualizzato un portavoce di Italcementi, al momento “non è operativo e l’attività produttiva continua”. All’azienda, ha spiegato, “sono stati dati dieci giorni per completare i necessari adeguamenti, prima di togliere la corrente”. Ma Italcementi conta di farcela in tempo. “Si sta già lavorando, contiamo di arrivare a sistemare tutto in tempi rapidi”, ha sottolineato il portavoce.
Tecnicamente, riferisce il portavoce, i rilievi della magistratura non riguardano la ciminiera del forno, che sarebbe a posto, ma alcuni dei punti di emissione di polveri da lavorazione di materiale secco, che sarebbero fuori norma. (LF)
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