Il governo ”abbia coraggio”, faccia ”un decreto per la rappresentanza”. Lo chiede il segretario della Cgil, Susanna Camusso, in una lettera pubblicata dal Corriere della Sera, in cui il segretario parte dalla vicenda Fiat ”importante” perché, spiega, ”quello dei diritti è un tema fondante della nostra democrazia”.
Al Lingotto la sindacalista chiede di riaprire il confronto con la Fiom: ”La ritorsione che la Fiat ha deciso di attuare – sostiene Camusso – contrapponendo 19 lavoratori discriminati a 19 lavoratori da discriminare è intollerabile”. Tuttavia, il leader Cgil rileva che ”Fiat nei giorni scorsi ha ammesso l’errore di Fabbrica Italia e abbiamo sentito dai suoi portavoce anche toni distensivi”. Per cui ora, continua, è necessario ”riprendere il confronto anche con Fiom”, mentre anche il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, ha fatto ”un intervento importante” chiedendo che si torni ”a normali relazioni sindacali”.
Camusso nota anche che ”si parla di nuovi modelli e si prospettano missioni per alcuni stabilimenti anche se – sottolinea – siamo ancora ben lontani da un vero e proprio piano che dovrebbe programmare e indicare date, investimenti modelli e volumi”. Per tutto questo, il segretario della Cgil chiede al governo di intervenire, di esercitare il suo ruolo di garante di regole giuste e condivise’. ”In questi mesi abbiamo visto molti decreti – aggiunge – sui quali abbiamo espresso con lealtà le nostre critiche e il nostro dissenso per le ricadute negative sui lavoratori e sul lavoro. Vederne uno che recepisce i contenuti dell’accordo interconfederale sulla democrazia sindacale sarebbe un bel segnale di cambiamento”.