“Va bene un’intesa sulla rappresentanza, ma deve prevedere anche sanzioni contro chi non rispetta gli accordi”. Lo dice il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, commentando la proposta del segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, che ha chiesto un decreto del Governo sulla rappresentanza.
Al decreto, Bonanni preferisce comunque un accordo tra le parti sociali e imputa a Camusso “mancanza di coraggio nel non affrontare il vero nodo, quello del rapporto con la Fiom. Camusso non può scambiare il diritto a rappresentarsi con il diritto a non tener conto delle maggioranze. Questo è il punto. In presenza di un cambio di passo della Cgil – aggiunge il numero uno della Cisl in un’intervista a Corriere della Sera – sono il primo a a voler prendere in considerazione un accordo sulla rappresentanza che rispecchi quello del pubblico impiego con una soglia del 5%”.