La grande novità contenuta nell’accordo sulla produttività, e cioè l’introduzione del livello di contrattazione territoriale, lascia decisamente fredda la Federmeccanica. Roberto Santarelli, direttore generale dell’associazione, afferma infatti che la categoria è intenzionata a proseguire come sempre, applicando il secondo livello di contrattazione solo in azienda.
Quindi non vi avvarrete delle novità introdotte dall’accordo?
Intanto, non è chiaro cosa si intende per “territorio”: il comune? La regione? Le macroregioni? Inoltre, non vedo la novità, quanto la riproposizione dei contenuti nell’accordo del 1993. Il livello territoriale in alternativa all’aziendale era già stato previsto vent’anni fa, ma, anche allora, si decise che non era funzionale alle esigenze del mondo confindustriale. Infatti, scegliemmo la contrattazione aziendale. Nella nostra categoria la prassi in atto è che il secondo livello si svolge in azienda. Ed essendo liberi di scegliere, riconfermiamo anche oggi questa scelta”.
Ma anche in Fedemermeccanica ci sono le piccole imprese, che non sono in grado di fare la contrattazione aziendale. Non potrebbero trovare utile la nuova formula?
Da tempo abbiamo già individuato le necessarie soluzioni al problema. Anche noi prevediamo la territoriale, infatti, ma solo per alcune materie. Inoltre, nel nostro contratto del 2010 ci sono linee guida che indicano il percorso anche per le imprese senza rappresentanza sindacale, sul premio annuale, sul salario variabile. Strumenti che ci consentono di rispondere a tutte le esigenze. La territoriale nuovo modello, invece, rischia di diventare una duplicazione del contratto nazionale. Per questo non intendiamo usufruirne.
Ma se è così, per quale motivo Confindustria ha accettato che la territoriale fosse inserita nell’accordo?
Come Federmeccanica non abbiamo preso parte alla trattativa, quindi non sono io l’interlocutore a cui rivolgere questa domanda. E’ chiaro che in ogni negoziato sono necessarie mediazioni per raggiungere l’intesa, soprattutto quando ci sono tante parti in campo. Ma, ripeto: nella nostra categoria non c’è particolare interesse, ne’ entusiasmo, per questa formulazione. Sarà invece utile per mondi differenti dal nostro, come il settore artigiano, dove l’intesa renderà piu’ semplice la contrattazione sul territorio”.
Nunzia Penelope