Con la firma dell’accordo sulla produttività “abbiamo ridotto un altro spread negativo dell’Italia”. A dirlo, in un’intervista a La Stampa, il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera.
Non è un accordo “depotenziato” senza la firma della Cgil, spiega, “anche se è un grandissimo peccato che, per sue ragioni, non abbia firmato”. “Io credo fermamente nell’unità sindacale, come dimostrano tutte le mie esperienze precedenti, ma penso che la concertazione non possa essere confusa con il diritto di veto da parte di nessuno”.
“L’accordo – spiega – permette aumenti di salario detassati dove c’è spazio per farli e non costringe invece le imprese in difficoltà a concederli senza averne i mezzi. Questo è un passo fondamentale – prosegue Passera – La produttività non è un fattore generico di settore o di Paese ma qualcosa che varia per ogni azienda”.