“Stiamo lavorando per risolvere questa situazione” e giovedì “arriverà un provvedimento ad hoc del governo per la vicenda dell’Ilva di Taranto”. A dirlo è il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, che ha aggiunto: “vogliamo che si applichi la legge e ciò vuol dire dare piena attuazione all’Aia, l’Autorizzazione integrata ambientale, che ha valore di legge e che rappresenta la strada maestra per consentire insieme la salvaguardia dell’ambiente, della salute e della continuità produttiva. La misura straordinaria è quella di applicare la legge in una situazione che è diventata difficile, contraddittoria”. “Abbiamo applicato con rigore gli standard ambientali, gli obiettivi e i limiti per la protezione della salute più severi che non sono ancora entrati in vigore in Europa, e che entreranno in vigore nel 2016. Dunque – ha spiegato – applichiamo a Taranto in anticipo di quattro anni le norme più severe che sono state definite per tutti gli stabilimenti siderurgici europei”.
“E’ stata una decisione importante, – ha continuato il ministro – valutata con grande attenzione che richiede all’Ilva investimenti molto importanti”.
Per Clini “è evidente che l’obiettivo, anche della procura tarantina, è di bloccare l’attuazione dell’Aia e di arrivare alla chiusura dello stabilimento, stanno cercando di creare le condizioni per cui l’Autorizzazione non sia applicabile”, ha aggiunto il ministro, sottolineando che “questo non è legale, si sta creando un ostacolo al rispetto della legge”. Per questo il ministro e il governo vanno “avanti, per impedire che si crei una situazione in cui non si rispetta la legge”.