“Il risanamento si fa con scelte responsabili, non con la politica dei tagli e dei blocchi ai pagamenti”. Questo il messaggio della Cisl Fp ricevuta oggi al ministero della Salute.
Sulla difficile vertenza del gruppo sanitario Idi-San Carlo, la Federazione del pubblico impiego Cisl ha infatti chiesto l’impegno diretto del ministro affinché “si faccia garante, nei confronti dei lavoratori e dei cittadini, e chiami in causa tutti i soggetti coinvolti per districare la matassa. A partire dalla Regione Lazio”.
“I lavoratori dell’Idi”, sottolinea il sindacato “non solo non ricevono lo stipendio da tre mesi, ma al contrario di tutti gli altri dipendenti dei gruppi sanitari in dissesto, non possono neanche godere della cassa integrazione”. Una situazione insostenibile per le famiglie, così come per gli utenti di servizi essenziali come quelli alla salute, denuncia la Cisl Fp: “Il ricorso alla via giudiziaria, con il conseguente blocco di tutti i pagamenti sta seriamente pregiudicando il funzionamento delle strutture. Mentre gli operatori sono lasciati senza soldi e senza tutele. Bisogna trovare una soluzione subito”.
“Per questo abbiamo chiesto al ministro, non solo di farsi parte attiva nella vertenza Idi, ma anche di aprire un tavolo permanente di confronto con le istituzioni e le controparti. Blocchi e tagli sono una scelta che non porta da nessuna parte. Servono decisioni urgenti e responsabili: bisogna ragionare di riorganizzazione e di riprogrammazione dei servizi di tutta la sanità privata. Soprattutto in una regione come il Lazio in cui il 40% delle strutture è in mano ai privati. E pagare subito gli stipendi a lavoratori che, anche in una condizione estremamente difficile, continuano ad assicurare continuità di cura e di assistenza”.