“Non ha senso fare una riforma del mercato del lavoro che punta sulla formazione per garantire la rioccupabilità dei lavoratori se poi si vogliono tagliare i fondi necessari per attuarla”. Lo denuncia Silvestre Bertolini, presidente della Cida commentando la legge di Stabilità.
“L’emendamento presentato dai relatori della Commissione Bilancio di Palazzo Madama – aggiunge – è inaccettabile e non può essere assolutamente preso in considerazione. Non si può chiedere di pagare i lavoratori in mobilità a scapito della formazione”.
“Il Paese – per Bertolini – per crescere ha bisogno di professionalità e competenze che possono essere acquisite solo tramite la formazione. Bloccare l’attività dei fondi interprofessionali è come togliere l’ossigeno a un malato che, seppur grave, ha buone possibilità di riprendersi.” “I contributi che le imprese – sostiene – versano ai fondi interprofessionali non bastano a coprire neppure la metà delle risorse necessarie per finanziare i percorsi necessari per la riqualificazione professionale. Figuriamoci se possono bastare a risolvere il problema della Cassa Integrazione. I fondi necessari vengano reperiti piuttosto con un inasprimento delle sanzioni a carico degli evasori fiscali”.
“Quella trovata dai relatori – conclude il Presidente della Cida – è invece una soluzione che rischia di compromettere in maniera definitiva le iniziative volte all’incremento dell’occupazione, con il risultato che competitività e produttività, già mal messe, si ritroveranno fortemente penalizzate, e questo non possiamo proprio permetterlo.”
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