“Monti ha assunto il modello Marchionne come programma politico per candidarsi alle lezioni. Io inviterei Monti ad andare anche a Termini Imerese o all`Irisbus, dove Fiat sta chiudendo. Io non estenderei il modello Marchionne perché è contro la Costituzione e penso che le politiche di Monti hanno peggiorato le condizioni dei lavoratori”. E` quanto affermato dal leader della Fiom, Maurizio Landini, al Tgcom24 dopo il discorso di Monti alla Fiat di Melfi.
Sui progetti enunciati da Marchionne aggiunge: “Nei tre anni alle spalle Marchionne ha cambiato tre volte le cose che doveva fare. Peccato che di accordi scritti non ne prende. A me non preoccupa che si parli di investimenti, infatti sono due anni che chiediamo di discutere e mantenere qui le produzioni, ma accanto a due nuovi modelli mi chiedo cosa sarà della Grande Punto e la nuova Grande Punto. Dove verranno prodotte? La Fiat sta vendendo Panda e Punto, mi chiedo se Fiat sia in grado di garantire 400mila auto al giorno senza la Punto. Questo è un elemento che non è stato chiarito. Mi smentiscano se non ho capito, ma ho capito che la Punto non sarà fatta a Melfi”.
Sull`assemblea e l`atteggiamento della Fiat Landini ha aggiunto: “Le assemblee le fa il sindacato e non l`azienda. Vorrei ricordare che siamo di fronte a un`idea feudale. Il presidente del consiglio partecipa all`assemblea mentre chi non è d`accordo resta fuori”. Sullo scenario politico Landini ha osservato: “Governo Monti punto e a capo. Serve un governo che sappia proteggere l`industria, il lavoro e la giustizia sociale” Infine una battuta sui piani di investimento non rispettati dalla Fiat: “Non si può dire che Fiat stia mantenendo quanto detto. Fiat ha parlato di 20 miliardi di investimenti. Volkswagen ha annunciato 50 miliardi di investimenti per agire su tutti i livelli di produzione anche attingendo a fondi pubblici. Su Fiat non vedo la stessa cosa, temo che Fiat abbia la testa negli Usa e un governo degno di questo nome dovrebbe preoccuparsene”