Sei italiani su dieci (61 per cento) hanno tagliato il carrello della spesa per effetto dell’aumento dei prezzi e del crollo del potere d’acquisto, mentre un 6 per cento non riesce ad arrivare a fine mese. E’ quanto emerge da un’analisi Coldiretti/Swg diffusa in occasione della divulgazione dei dati Istat relativi all`inflazione in base ai quali il “carrello” è aumentato al 4,3% nel 2012, segnando un record dal 2008.
L’aumento dei prezzi dei carburanti – rileva la Coldiretti – ha ridotto le disponibilità per le altre spese delle famiglie che sono costrette a fare lo slalom tra gli sconti: ben il 62 per cento degli italiani che vanno a caccia di offerte speciali tra le corsie dei supermercati piu` che in passato mentre circa la metà dei consumatori (49 per cento) fa addirittura la spola tra diversi negozi per confrontare i prezzi piu` convenienti.
Dall’analisi emerge peraltro – sottolinea la Coldiretti – che piu’ di una famiglia su tre (35,8 per cento) dichiara di aver diminuito la quantità e/o la qualità dei prodotti alimentari acquistati rispetto all’anno precedente, mentre tra la quota di famiglie che acquistano generi alimentari presso l’hard discount è aumentata, soprattutto nel Mezzogiorno. E’ necessario rompere questa spirale negativa, rischiosa anche per la salute degli italiani – conclude la Coldiretti – aumentando il reddito disponibile soprattutto nelle fasce più deboli della popolazione e sostenendo la ripresa dei consumi”.