“Sono contrario al condono. Un paese civile deve partire dalla consapevolezza che le leggi vanno rispettate, mentre con il condono si premia chi vive fuori dalla legalità”. Lo ha detto Maurizio Gardini, presidente di Confcooperative intervenendo in un trasmissione radiofonica a Radio Vaticana.
“Sull’Imu – ha aggiunto – occorro interventi correttivi a favore della prima casa e degli immobili agricoli”.
Sulla perdita di occupazione Gardini ha sostenuto che “il lavoro nero e il precariato minano la competitività delle imprese e delle cooperative serie che creano buona occupazione. Così non si percorre la strada dello sviluppo”.
“A questo Paese – ha aggiunto – occorre restituire le prospettive di lavoro e di sviluppo, dopo aver messo al riparo i conti pubblici. Le imprese devono modernizzarsi, ma ci sono fattori, come i ritardi di pagamento, che minano la competitività delle aziende. Le cooperative sociali vantano crediti per 6 miliardi di euro: si tratta di enormi risorse sottratte allo sviluppo”.
Gardini ha poi affrontato la questione del credito. “Paradossalmente – conclude il presidente Confcooperative – per le imprese, il tema del credito è il problema dei problemi, accusato di più della pressione fiscale. Su questo fronte le Banche di Credito Cooperativo, che sono fortemente legate al territorio, sono andate incontro a esigenze di credito di cittadini e imprese, anche attraverso il finanziamento del micro credito”. (LF)
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