“In controtendenza rispetto all’andamento sul mercato nazionale vola il fatturato agroalimentare all’estero”. E’ quanto emerge da un’analisi della Coldiretti in occasione della diffusione dei dati Istat sul fatturato sulle ordinazioni dell’industria. “Il fatturato realizzato all’estero ha sorpassato nel 2012 quello realizzato a livello nazionale per il vino che si classifica – sottolinea la Coldiretti – come il prodotto alimentare Made in Italy più esportato con 4,5 miliardi (+7 per cento)”. A seguire l’ortofrutta fresca (3,9 miliardi di euro), che resta sostanzialmente stabile così come l’olio (1,2 miliardi). Aumenta, invece, la pasta che rappresenta una voce importante del Made in Italy sulle tavole straniere con 2,1 miliardi (+7 per cento). “Analizzando le performance dei prodotti nei singoli Stati si scoprono aspetti sorprendenti – evidenzia l’associazione – soprattutto sul mercato cinese, dove si registra un vero e proprio boom dei prodotti della dieta mediterranea, con l’aumento del 28 per cento delle vendita di olio, addirittura dell’84 per cento di quelle della pasta e del 21 per cento del vino. Ma anche i formaggi si affermano tra i consumatori cinesi, con gli acquisti di Grana Padano e Parmigiano Reggiano che triplicano, mentre quelli di prosciutto sono addirittura quintuplicati”. “Sale addirittura a +64 per cento al crescita dello spumante – rileva la Coldiretti – in Francia. Prosegue anche il buon momento della birra Made in Italy che avanza in Germania, (+11 per cento) e tra paesi scandinavi, con una crescita del 19 per cento. (LF)