“Ci aspettiamo che il negoziato che si apre ora possa contribuire a migliorare la proposta per evitare tagli finanziari rilevanti anche per l’agricoltura proprio in un momento storico in cui l’Europa dovrebbe rafforzare una rinnovata centralità per generare quel clima di fiducia necessario per una maggiore integrazione”. E’ quanto afferma il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel commentare la risoluzione adottata dal Parlamento Europeo sulle conclusioni del Consiglio europeo del 7 e 8 febbraio 2013 relative al quadro finanziario pluriennale. “In questo contesto – sottolinea – è fondamentale che le minori risorse vadano riorientate premiando chi vive e lavora di agricoltura e all’attività rivolta alla produzione di cibo e alla sostenibilità ambientale”. “Per quanto riguarda, poi, le modifiche approvate dal Parlamento Europeo in materia di riforma della Politica Agricola Comune – conclude Marini – purtroppo, si confermano gli elementi di criticità rappresentati da una inadeguata definizione di agricoltore attivo che, in pratica, determina il permanere delle rendite fondiarie, anche se sono state individuate talune soluzioni ad altre problematiche che hanno modificato in positivo quanto proposto dalla Commissione europea”. (LF)
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