La Commissione europea appoggia la necessità di procedere ad un rapido smaltimento in Italia dei debiti pregressi della pubblica amministrazione verso le imprese: “la questione è della massima urgenza”, ha riconosciuto un portavoce dell’esecutivo comunitario, Olivier Bailly, durante la conferenza stampa di metà giornata a Bruxelles.
Tuttavia, in riferimento alla conversazione su questa vicenda avuta ieri dal vicepresidente della commissione, Olli Rehn, e il presidente del consiglio, Mario Monti, il portavoce ha aggiunto che secondo l’Ue “è importante che le autorità ripaghino i debiti, ma anche che rispettino” le regole del Patto sui conti pubblici.
La Commissione europea aspetta il decreto che il governo Italiano ha detto di voler approvare rapidamente, ha rilevato Bailly leggendo una dichiarazione di Rehn. “Ne ha discusso con Monti ieri mattina, la Commissione sostiene con forza rapida liquidazione dei debiti” verso le imprese, ma rileva che “questo si può fare mentre si assicura l’uscita dell’Italia dalla procedura per deficit eccessivo, che è importante per garantire la sostenibilità” dei conti della penisola.
Nella sua dichiarazione Rehn ha ricordato che i problemi economici dell’Italia sono di lungo termine e che sebbene il pagamento accelerato dei debiti pregressi della PA verso le imprese “non sarà una pallottola d’argento, allevierebbe molto” la situazione. “Per questo la consideriamo una questione della massima urgenza”. (LF)
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