“La denuncia sui debiti accumulati dai soggetti gestori del servizio Idrico integrato fatta dal commissario straordinario per la riforma del servizio Idrico Integrato Pierluigi Caputi non deve cadere nel vuoto”. Lo scrive il segretario della Uil Abruzzo in una nota. “Le responsabilità – si legge – sono individuate con precisione. Dalla Regione, a partire dal suo presidente, ci aspettiamo il massimo impegno, ma ciò non è sufficiente, perché cruciale è il ruolo dei Comuni. Tante voci abbiamo sentito in questi giorni meno che quelle dei Comuni interessati”.
“La campagna sull’acqua pubblica del 2011 – aggiunge il sindacalista – ha finito col mettere l’accento esclusivamente sulla dicotomia pubblico-privato mentre è rimasta nell’ombra la realtà della rete, clientelare prima che idrica, che in tanta parte del territorio nazionale e regionale ha trasformato l’acqua pubblica in partito dell’acqua. Onorare la volontà dei cittadini espressasi con il referendum significa anzitutto rimuovere gli ostacoli che impediscono una gestione industriale del servizio idrico”.
“Più la parola governance diventa di moda – sostiene Campo – meno governance si vede. Se ogni soggetto, a cominciare dai Comuni, si tiene strette le proprie prerogative e titolarità, non si esce da una situazione insostenibile. È necessario che i Comuni si aprano a logiche sovra-comunali per servizi quali gli acquisti, la gestione del personale, i bilanci, che vanno sottratti alla pressione clientelare della politica. Sarebbe bene che i Comuni accettassero forme di designazione congiunta con la Regione dei soggetti gestori”.
“La situazione del servizio idrico – conclude – è grave a causa dei debiti delle società di gestione dello stesso, ma anche perché si rischia che le risorse pubbliche che si versano nel sistema, a cominciare dal quelle del Fas, servano a fare cassa invece che i necessari investimenti. Chiediamo trasparenza sull’impiego delle entrate da tariffa: in Abruzzo, nulla è così poco trasparente quanto l’acqua”. (LF)
Quotidiano online del lavoro e delle relazioni industriali
Direttore responsabile: Massimo Mascini
Vicedirettrice: Nunzia Penelope
Comitato dei Garanti: Mimmo Carrieri,
Innocenzo Cipolletta, Irene Tinagli, Tiziano Treu