“Adesione al di sopra di ogni aspettativa, nonostante lo sciopero unitario sia stato solo di 8 ore e siano stati garantiti i treni indicati dalla Commissione di Garanzia”. Così il segretario nazionale Attività ferroviarie Ugl Trasporti, Umberto Nespoli, commenta l’agitazione di oggi, chiedendo “ai vertici Fs e Trenitalia di avviare subito un confronto leale con i sindacati di categoria sulle problematiche del settore, per le quali, peraltro, le controparti datoriali sono già state convocate dalla Commissione di Garanzia proprio su sollecitazione delle organizzazioni sindacali”.
“E’ opportuno che si ammettano una volta per tutte i disagi del personale, in particolare di quello mobile – prosegue il sindacalista -, e si affrontino concretamente le problematiche alla base della protesta: a pochi mesi dalla firma di un importante contratto aziendale, che ha consentito di aumentare in maniera consistente la produttività, non assistiamo da parte di Ferrovie dello Stato Italiane e di Trenitalia alla messa in atto delle conseguenti azioni di internalizzazione delle attività e di promozione della mobilità dei pendolari e non solo dell’Alta Velocità”. “Inoltre – sostiene – mancano risposte chiare sulle intenzioni dell’ad Mauro Moretti sul trasporto merci. Come ‘Cristo si è fermato ad Eboli’, le ferrovie si sono arrestate sull’asse Marcianise/Salerno, lasciando alla deriva il traffico viaggiatori e merci di tutto il meridione”.
“Siamo d’accordo con l’amministratore delegato – conclude Nespoli – quando afferma che l’occupazione si sostiene se l’azienda è sana ma, per essere sano, un gruppo come Ferrovie dello Stato Italiane deve saper investire nella qualità dei servizi ricordandosi che, essendo di proprietà dello Stato, non può derogare al ruolo essenziale di connettere il tessuto economico e sociale italiano, favorendo la mobilità di tutti i cittadini e non solo di quelli che possono permettersi di viaggiare sul Frecciarossa”.
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